04/09/2012 – Il governo nega tutto: “Come fate a saperlo”?

Patricia Velasquez è una modella venezuelana, di ascendenza indigena e ambasciatrice dell’Unesco: e non le tornano affatto i conti che ha fatto il governo di Hugo Chavez riguardo il massacro degli indiani Yanomami, tribù amazzonica che sarebbe stata massacrata e ridotta a nemmeno una decina di appartenenti dai minatori illegali che cercano oro nella profonda Amazzonia.
NESSUNA PROVA – La scorsa settimana una delegazione dei sopravvissuti, lo abbiamo raccontato, era riuscita a raggiungere un centro abitato per denunciare l’accaduto e chiedere protezione.
Il governo si sarebbe subito mobilitato e avrebbe mandato in ricognizione una squadra in elicottero, che non sarebbe però riuscita a trovare alcunché. “Nicia Maldonado, ministra dei popoli indigeni”, scrive la Bbc, “ha detto che non si sono trovati i corpi che i testimoni hanno descritto. Nessuna prova delle morti”. “Laggiù sembra essere tutto a posto”, ha aggiunto il generale Eliecer Pinto della Guardia Nazionale che ha visitato “quattro comunità indigene insieme ad altre autorità”.
OPPURE SI’? – Tuttavia, come dicevamo, l’ambasciatrice dell’Unesco sembra essere abbastanza poco convinta della spiegazione. La Velasquez afferma che aver diffuso le informazioni sulla veridicità o meno del racconto degli indigeni significherebbe senz’altro mentire “perché ci vogliono cinque giorni per arrivare a piedi al villaggio” – anche se, come abbiamo detto, la Guardia Nazionale è volata in elicottero. “Bisogna fare un’indagine e arrivare in fondo a questa storia”, ha detto Velasquez. Da lato brasiliano del fronte, il governo fa sapere senz’altro che il fatto è avvenuto in territorio venezuelano, e che “sta già conducendo un’operazione contro i minatori”, che ha già portato all’arresto di 26 persone
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